Page 17 - PIERCE Genetica

10 Il DNA:
la natura chimica del gene

■ Passeggiate artiche e DNA antico

La Groenlandia è l’isola più grande al mondo con
i suoi 2 200 000 chilometri quadrati, ma la maggior
parte della sua superficie è perennemente sepolta
sotto centinaia di metri di ghiaccio: è uno degli
ambienti della terra con le condizioni di vita più
estreme. D’estate la temperatura lungo le coste
sale di pochi gradi sopra lo zero, ma precipita
abbondantemente sotto zero durante quasi tutto
l’inverno. Con un’illuminazione diurna molto
limitata (il Sole sale sulla linea dell’orizzonte solo
poche ore al giorno nella stagione invernale),
il freddo estremo e il vento che raggiunge la forza
di un uragano, la Groenlandia si presenta come un
ambiente pericolosamente inospitale.
Eppure, nonostante condizioni di vita così dure,
le popolazioni del circolo polare artico occupano la
La Groenlandia, uno degli ambienti più estremi della Terra, Groenlandia da almeno 5000 anni. I primi abitanti
in origine era abitata dal popolo dei Saqqaq. Il genoma furono i Saqqaq, un popolo che si stabilì in

di un Saqqaq di 4000 anni fa è stato sequenziato nel 2010:

l’eccezionale stabilità del DNA rende possibili analisi di genomi un piccolo territorio sulla costa dell’isola
estratti da resti antichi. in un’epoca che va da 4800 a 2500 anni fa circa.

I Saqqaq vivevano in piccole tende e cacciavano i mammiferi acquatici e gli uccelli marini. Per
lungo tempo le origini dei Saqqaq sono rimaste avvolte nel mistero: discendevano da nativi
americani migrati dall’Asia nel Nuovo Mondo, successivamente trasferitisi in Groenlandia?
O erano discendenti dallo stesso gruppo che aveva dato origine al popolo degli Inuit, che
attualmente abita il Nuovo Mondo polare? O forse discendevano da un altro gruppo ancora che
era migrato autonomamente dall’Asia alla Groenlandia, dopo che gli antenati degli Inuit e dei
nativi americani erano entrati nel Nuovo Mondo?
Il mistero dell’origine dei Saqqaq è stato risolto nel 2010, quando i genetisti hanno
determinato l’intera sequenza del DNA di un maschio di 4000 anni fa, chiamato Inuk, i cui resti
furono scoperti in un sito archeologico sulla costa occidentale della Groenlandia. Gli scienziati
hanno estratto il DNA da quattro ciuffi di capelli sepolti nel permafrost. Nonostante l’età vetusta
del reperto, gli scienziati sono riusciti a ricavare con successo l’intera sequenza del genoma di
Inuk, costituita da oltre 3 miliardi di paia di basi.
Confrontando questo DNA con le sequenze di popolazioni conosciute, gli scienziati sono
stati in grado di dimostrare che i Saqqaq risultano più strettamente imparentati con gli
attuali Chukchi, un gruppo di popolazioni indigene provenienti dalla Siberia russa. Questa
scoperta dimostra che i Saqqaq discendono da cacciatori che hanno marciato dalla Siberia
verso est, attraverso l’Alaska e il Canada fino alla Groenlandia, giungendo nel Nuovo Mondo
indipendentemente da altri che avevano dato origine ai nativi americani e agli Inuit. Ulteriori
analisi del DNA di Inuk hanno poi rivelato che aveva la pelle scura, gli occhi marrone, il sangue
del gruppo A+ e, con tutta probabilità, stava diventando calvo.
Il DNA, con la sua spirale a doppio filamento, è la molecola più elegante nel campo della
biologia, ma la sua doppia elica non è solo una magnifica struttura: essa conferisce anche