Page 16 - PIERCE Genetica
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VI Prefazione © 978-88-08-52116-3
Gli altri contenuti nuovi e aggiornati comprendono:
● Un nuovo paragrafo sulla genetica molecolare: «La natura molecolare degli alleli» (capitolo 3)
● Un nuovo paragrafo sulla probabilità condizionata (capitolo 3)
● Un paragrafo sottoposto ad ampia revisione sulla determinazione del sesso nella Drosophila
melanogaster (capitolo 4)
● Un paragrafo ampiamente rivisto sulla compensazione di dosaggio (capitolo 4)
● Un’ampia trattazione dell’interferenza genetica (capitolo 7)
● Un paragrafo significativamente ampliato sui riarrangiamenti cromosomici (capitolo 8)
● Un’ampia trattazione della scoperta della struttura del DNA, che include il contributo
di Rosalind Franklin (capitolo 10)
● La nuova trattazione dell’origine evolutiva degli introni (capitolo 14)
● Un nuovo paragrafo sul CRISPR RNA (capitolo 14)
● Il nuovo paragrafo «Lunghi RNA non codificanti regolano l’espressione genica» (capitolo 14)
● La nuova trattazione del no-go decay (capitolo 15)
● Un nuovo paragrafo sugli amplificatori batterici (capitolo 16)
● La trattazione aggiornata e ampliata dei cambiamenti nella struttura della cromatina
(capitolo 17)
● Il nuovo paragrafo sulla immunoprecipitazione della cromatina (capitolo 17)
● Il nuovo paragrafo sul metodo di sequenziamento Illumina (capitolo 19)
● Il paragrafo rivisto sul DNA fingerprinting (capitolo 19)
● La trattazione aggiornata e ampliata degli studi di associazione genomewide (capitolo 20)
● La trattazione aggiornata e ampliata della metagenomica (capitolo 20)
● Il nuovo paragrafo «Un confronto fra lo sviluppo della Drosophila e dei fiori» (capitolo 22)
● Un nuovo paragrafo sull’evoluzione attraverso i cambiamenti nella regolazione genica
(capitolo 26)
■ Le nuove versioni dei problemi svolti guidano in modo semplice gli studenti attraverso
complessi concetti quantitativi, presentando per ogni problema una strategia di soluzione
e i passaggi per risolverlo. Alcuni fumetti suggeriscono agli studenti i punti chiave che devono
essere ricordati o ai quali ci si deve rifare per rivedere una parte specifica del testo.
■ Ogni capitolo inizia con una breve
storia introduttiva che chiarisce l’importanza
del concetto genetico che gli studenti
6 L’analisi del pedigree, apprenderanno nel capitolo stesso.
le sue applicazioni Queste storie, particolarmente apprezzate
e i test genetici nella precedente edizione, consentono
agli studenti di farsi un’idea di ciò che accade
oggi nel campo della genetica e contribuiscono
ad avvicinarli al contenuto del capitolo.
Fra i nuovi argomenti introduttivi ci sono
■ Il mistero delle impronte digitali perdute
Nel 2007 una donna svizzera di 29 anni tentò di entrare «Il mistero delle impronte digitali perdute»,
negli Stati Uniti. Anche se il suo aspetto corrispondeva «Costruire una banana migliore»,
all’immagine riportata sul passaporto, venne respinta «Le differenze genetiche che ci rendono
al controllo delle impronte digitali, non perché umani» e «La tua salute ha a che fare
corrispondessero a quelle di qualche terrorista, ma perché con la dieta di tuo nonno». I problemi
le sue dita semplicemente ne erano prive. Fu trattenuta alla fine del capitolo affrontano
perciò per diverse ore mentre i funzionari dell’immigrazione specificatamente i concetti trattati nella
cercavano di decidere cosa fare di una persona priva di
impronte digitali.
Le impronte digitali fanno parte dei nostri caratteri più
tipici e permanenti. Non esistono due individui, neppure
gemelli identici, con le stesse impronte digitali. Le impronte
digitali tecnicamente sono definite creste cutanee,
o dermatoglifi, e si trovano sulle dita delle mani e dei piedi,
sulle palme delle mani e sulle piante dei piedi. Le creste maggior parte delle storie introduttive,
cutanee fanno la loro comparsa ben prima della nascita,
sono completamente formate già 17 settimane dopo vecchie e nuove.
la fecondazione e si mantengono inalterate nel corso della
vita. La ricerca dimostra che l’eredità influisce senza dubbio
sull’alternarsi di creste e solchi nelle impronte digitali, ma che
contano anche fattori casuali. Uno dei primi studiosi
Le risorse multimedialia occuparsi di impronte digitali fu Francis Galton, un cugino
di Charles Darwin. Verso la fine dell’Ottocento, Galton stabilì
che due individui non potevano assolutamente avere le stesse
impronte digitali e dimostrò che le impronte di persone
appartenenti alla stessa famiglia erano più simili di quelle di
Non esistono due individui con le stesse impronte
digitali. Poche persone hanno una condizione nota come
All’indirizzo online.universita.zanichelli.it sono disponibili le animazioni e i test interattivi.adermatogli a (ADG), caratterizzata dall’assenza
individui che non avevano alcuna relazione di parentela.
La completa mancanza di impronte digitali, come quella
di impronte digitali; questa condizione viene ereditata
Per accedere alle risorse protette è necessario registrarsi su myzanichelli.it inserendo la chiavecome carattere autosomico dominante. Quella mostrata
in gura è un’impronta digitale umana sovrapposta
di attivazione personale contenuta nel libro.a una sequenza di DNA.
esibita dalla donna svizzera all’aeroporto, è una condizione