La responsabilità civile nella famiglia Fuori commercio
Vittorio Pilla

La responsabilità civile nella famiglia

  • Collana: Strumenti del diritto
  • 2006

Per lungo tempo famiglia e responsabilità civile sono stati considerati termini incompatibili. Dove ricorreva l’una non vi era spazio per l’altra. La violazione degli obblighi familiari poteva, al più, dar luogo alle conseguenze espressamente previste dal legislatore per questo tipo di situazioni, ma si riteneva non potesse dar vita ad alcun obbligo di risarcimento del danno.

Queste conclusioni non possono più considerarsi valide. L’evoluzione del concetto di danno alla persona ha portato sia la dottrina sia la giurisprudenza ad abbracciare una sempre più ampia tipologia di danni risarcibili, fino ad arrivare all’esplicito riconoscimento del fatto che anche la violazione di doveri di natura familiare (sia coniugale sia parentale) può comportare l’obbligo di risarcire il danno.

Le tematiche affrontate dall’opera possono essere raggruppate in due filoni. Il primo è relativo alle forme di responsabilità che possono nascere dalla violazione degli obblighi coniugali. Il secondo è incentrato sul rapporto genitori-figli. In entrambi i campi si pone innanzi tutto l’attenzione sul contenuto giuridico di queste relazioni familiari, sottolineando quali specifici doveri giuridici si assumono con il matrimonio e con la procreazione e quali concreti comportamenti costituiscono violazione di tali doveri. Dopo aver accennato ai rimedi che l’ordinamento giuridico prevede espressamente per tali violazioni, si affronta la tematica dell’applicabilità della responsabilità civile anche agli illeciti familiari.

Viene effettuata un’ampia panoramica sul danno alla persona. Dalla giurisprudenza degli anni ’70, che risarciva in misura difforme il danno al minore sulla base della provenienza sociale dello stesso, alla sentenze della Corte costituzionale n. 184/1986, che ha introdotto il danno biologico, alle teorie sul danno esistenziale (e alle sue applicazioni giurisprudenziali), fino ai più recenti orientamenti della Corte di cassazione che hanno esteso la portata dell’art. 2059 c.c. a tutti gli interessi costituzionalmente rilevanti.

Si valuta l’applicazione di tali principi ai rapporti familiari. Ampio risalto viene dato alle decisioni giurisprudenziali che hanno espressamente riconosciuto la legittimità del risarcimento del danno per la lesione di diritti familiari, con riguardo sia al rapporto coniugale sia a quello genitori-figli. Si individuano i criteri per determinare quali siano le condotte che possano dar luogo a questo tipo di responsabilità, in quali casi, con quali limiti e quali siano i modi per stabilire il quantum del risarcimento.

Volume unico

Pagine 320 - ISBN 9788808170927 - 180x245 - 2006