7. Ridurre le emissioni nella produzione dei libri e degli ebook
Zanichelli ha commissionato al gruppo di ricerca AWARE (Assessment on WAste and REsources) del Politecnico di Milano un’analisi del ciclo di vita del libro di carta e dell’ebook, per sapere che impatto ha sull’ambiente la loro produzione, distribuzione e uso e che cosa Zanichelli può fare per ridurre questo impatto.
L’impronta carbonica di un libro scolastico medio Zanichelli, costituito dal libro di carta + l’ebook con video, audio ed esercizi interattivi (un libro di tipo B, secondo il Decreto Ministeriale 781 del 27.9.2013), è di 2,2 kg di anidride carbonica equivalente. Significa che per produrre, distribuire e usare il libro si emettono nell’atmosfera dei gas serra che equivalgono all’emissione di 2,2 kg di anidride carbonica.
L’impronta carbonica di un libro è piccola se la paragoniamo all’impronta di prodotti che usiamo tutti i giorni.
È uguale all’impronta carbonica di: 6 uova 2 ore al giorno di uso dello smartphone per una settimana
È minore dell’impronta carbonica di: 1 litro di benzina (3,5 kg) 1 paio di jeans (8-19 kg)
Il contributo maggiore alle emissioni viene dalla produzione della carta, che richiede molta energia.
L’ebook, che ora è poco usato, dà un contributo piccolo ma non trascurabile. Si emettono gas serra nel processo di produzione del lettore (il tablet o il computer), quando si scarica l’ebook dai datacenter e quando si studia perché si consuma energia elettrica.
Se ci fossero solo ebook e non più libri di carta, le emissioni di gas serra diminuirebbero solo del 20%. Non è quindi vero che il digitale non ha un impatto sull’ambiente.
Anche se il libro è responsabile dell’emissione di una piccola quantità di gas serra, il suo contributo netto alla lotta al cambiamento climatico è positivo. Il libro è un veicolo di istruzione e l’istruzione è l’arma più potente che abbiamo per combattere il cambiamento climatico.
L’impronta carbonica del libro di carta + ebook
L’analisi del gruppo di ricerca AWARE sul ciclo di vita del libro è basata sui dati del 2019, nel quale sono stati distribuiti più di 6 milioni di libri di carta e sono stati scaricati 3 milioni di ebook, ma in media solo per un quarto dei loro capitoli.
Più di due terzi delle emissioni sono dovute alla produzione della carta (50%) e alla stampa (19%)
La distribuzione alle librerie e la vendita rappresentano il 9% delle emissioni, un contributo di poco superiore a quello della creazione del prototipo in redazione, cioè il file del libro e dell’ebook con i video, gli audio e gli esercizi interattivi (8%)
Lo scaricamento (download) sul tablet o sul computer dell’ebook contribuisce solo per il 4% delle emissioni. Questa percentuale è molto bassa perché nel 2019 sono stati scaricati solo un ottavo dei capitoli di tutti i libri prodotti (¼ dei capitoli di metà degli ebook)
Lo studio dell’ebook sul tablet o sul computer dà un contributo trascurabile alle emissioni, perché si è ipotizzato che le ore di studio digitale siano poche (3 ore all’anno per ogni libro)
Se producessimo solo ebook e non più libri di carta
Le emissioni non andrebbero a zero, ma si ridurrebbero solo del 20%. Infatti, anche il digitale ha un’impronta di carbonio non trascurabile:
il 49% dei gas serra viene emesso mentre si scaricano i byte dell’ebook dai datacenter
il 25% mentre si studia, perché si consuma l’energia elettrica che alimenta il lettore dell’ebook (il tablet o il computer)
il 15% per la produzione del lettore
l’8% per la creazione del file dell’ebook in redazione.
Il processo di produzione del lettore ha anche un impatto sul consumo di metalli e minerali, che è più del doppio di quello del libro di carta. Gli alberi si ripiantano, mentre non sono risorse rinnovabili il rame, l’alluminio, il litio e le decine di elementi chimici che sono dentro il tablet e il computer. Sono risorse riciclabili, ma purtroppo due terzi sono rifiuti elettronici che finiscono chissà dove.
La storia di un libro, dalla foresta allo scaffale della libreria
Un libro scolastico Zanichelli ha in media 400 pagine di carta vergine patinata opaca e pesa 8 ettogrammi e 60 grammi.
Per produrre la carta di queste 400 pagine ci vogliono:
un pezzo di tronco di albero di 2 dm³, cioè 2 cubetti da 10 cm di lato
40 litri di acqua
6 ettogrammi di reagenti chimici (reagenti a base di sodio, acido carbossilico, solfato di magnesio…)
3 kilowattora di energia, che è poco più dell’energia consumata da un lavaggio in lavastoviglie
Dalla cartiera alla casa dello studente il libro percorre in media 1300 km, poco più della distanza tra Milano e Reggio Calabria:
690 km dalla cartiera alla tipografia, dove viene stampato e confezionato
115 km dalla tipografia al magazzino
501 km dal magazzino alla libreria fisica o online
1 km dalla libreria alla casa dello studente
Per ogni albero tagliato per fare la carta, se ne ripiantano 3
La carta dei libri Zanichelli proviene da cartiere certificate, che gestiscono le foreste in modo sostenibile: per ogni albero tagliato se ne ripiantano tre
Non è vero che le foreste si riducono. In Italia, dal 2015 al 2020, l’area delle foreste è aumentata di 270.000 ettari, quanto l’intera provincia di Modena.
Le vite parallele del libro e dell’ebook
Il libro e l’ebook hanno vite parallele:
Creazione del contenuto. Il libro e l’ebook nascono dalla scrittura degli autori e dal lavoro della redazione che trasforma il testo, le immagini, i video, gli audio e gli esercizi interattivi in file pronti per essere stampati o letti su un tablet o un computer
Produzione del dispositivo di lettura. La carta per leggere il libro, il tablet e il computer per leggere l’ebook
Trasporto e caricamento. I file diventano il libro trasportato nel magazzino e l’ebook caricato nel datacenter
Propaganda. Il libro e l’ebook sono mostrati agli insegnanti per essere adottati
Trasporto e scaricamento. I libri sono trasportati alle librerie e da lì alle case degli studenti. Gli ebook sono scaricati sui tablet e sui computer degli studenti
Il libro e l’ebook emettono gas serra in momenti diversi della loro vita:
Il libro emette gas serra quando lo si produce, per la fabbricazione della carta e il processo della stampa. Non emette gas serra quando lo si usa: per leggerlo basta la luce naturale
L’ebook emette gas serra quando lo si usa, per l’energia elettrica necessaria:
per scaricarlo dal datacenter (1,5 kWh/GByte)
per alimentare il tablet e il computer durante lo studio.
A queste emissioni va aggiunta una percentuale delle emissioni che avvengono durante il processo di produzione del tablet e del computer, calcolata in proporzione alle ore di studio sul totale delle ore di vita di questi dispositivi. Per esempio, la vita media di un tablet è di 6 anni, cioè 50.000 ore. Se lo si usa 500 ore per studiare, si addebitano all’ebook l’1% dei gas serra emessi per la sua fabbricazione.
Che cosa faremo
Continueremo a scegliere cartiere e tipografie che usino più energie rinnovabili e meno reagenti chimici
Useremo inchiostri vegetali nella stampa, colle vegetali nella rilegatura e materiali biodegradabili nella plastificazione delle copertine
Ridurremo gli scarti di lavorazione della carta nella legatoria
Valuteremo la fattibilità di compensare le emissioni di gas serra finanziando piantagioni di alberi o altre iniziative che riducano le emissioni anidride carbonica.